La mia esperienza al frantoio

Eccoci qui a raccontarvi della parte forse più divertente da vedere...la trasformazione da olive ad olio.

Dopo la giornata di raccolta, l'intero carico è stato portato al frantoio dove ci attendevano due persone che piano piano facevano scivolare il raccolto in capienti cassoni forati. Una volta svuotato il carro si è passato alla pesata di tutti i contenitori, escludendo la tara, per arrivare a scoprire di aver raccolto più di 22 quintali lordi (incluso foglie e ramoscelli).

La mattina successiva si è partiti proprio dalle nostre olive, riversandole, contenitore dopo contenitore nella prima tramoggia. In questa prima fase le olive vengono fatte passare attraverso il defogliatore in cui tutti gli scarti di fogliame e ramoscelli vengono aspirati via. Le olive a questo punto vengono lavate e fatte cadere in un'altra tramoggia in cui si inizia la fase di frangitura.

  

Dopo la frangitura la pasta delle olive ottenuta viene raccolta in dei vasconi e viene mescolata con dei bracci meccanici. Questa è la fase della gramololatura, in cui si disemulsionano e quindi si aggregano tra loro le goccioline di olio presenti nella pasta.

Quando la pasta è pronta, entra nella centrifuga dove avviene la separazione, l'estrazione ed il filtraggio della parte liquidi dalla sansa ottenendo così il nostro olio.

  

Si passa ad una seconda centrifuga più piccola e meno potente che permette di togliere le impurità e l'acqua di vegetazione dall'olio. Dopo un secondo filtraggio l'olio lo si lascia riposare un pochino nella tramoggia di raccolta prima di travasarlo nelle latte di acciaio inox. 

Per l'intero processo la temperatura della pasta non supera i 27° per questo viene chiamata estrazione a freddo in controllo di temperatura. Di fatto è un processo chiuso che permette persino di tenere lontano l'ossigeno dalle varie fasi che porta ossidazione e perdite delle proprietà organolettiche. 

Nell'ultima parte di questo video potrete vedere proprio tutte le fasi descritte.