Il trullo, quale mistero...
Cosa sono quelle strutture curiose? perché hanno quella forma a cono? e quelle punte in cima di forma diversa?
Queste un po' le domande che verrebbero in mente quando si vede per la prima volta un trullo.

Sono costruzioni completamente a secco, cioè senza malta o leganti cementizi, ma con solo la pietra calcarea (tipica di questa zona della Puglia) opportunatamente sagomata ed impilata su se stessa.
Il trullo è composto da un cono interno, costruito con pietre pressoché quadrate, da una intercapedine riempita con pietriscolo e terriccio, ed infine, dal cono esterno, costituito dalle famose "chiacarelle".
Le pietre vengono lavorate e sagomate a mano, una ad una; in particolare le chiancarelle sono tipicamente piatte, coniche e smussate da un lato per ricreare il profilo esterno del cono. E' un lavoro artigianale che si tramanda da generazione in generazione e che solo le mani esperte del mastro "trullaro" può eseguire ad opera d'arte. La sommità del trullo finisce con una fila di chiancarelle più piccole che vengono bloccate dal "pinnacolo", un elemento costituito da diversi elementi e forme.


Le pareti verticali, sempre di muro a secco, possono superare anche i 2 metri di spessore e sono quelle preposte a sostenere l'intero peso dei coni. Tipicamente il trullo è composto dal cono principale, più alto e centrale, e due alcove laterali. Molto spesso in una delle due alcove si può trovare il camino (unico mezzo dell'epoca per riscaldarsi e cucinare).

I trulli sono patrimonio dell'UNESCO, si possono trovare sparsi nella Valle d'Itria in Puglia ed Alberobello (silva arboris belli) è la loro "capitale", con il suo distretto costituito da più di 1000 trulli!
Spero di aver stuzzicato almeno un po' il vostro interesse per questa tipologia di costruzione, prossimamente parlerò più in dettaglio dei metodi di restauro del trullo.
Molto utile!
RispondiElimina