Il dipinto in quarantena


Questi giorni di quarantena ed isolamento in casa mi hanno fatto riscoprire attività che avevo abbandonato da tanto tempo. Per esempio suonare il piano, leggere un bel libro o dipingere...

Ebbene si, riprendendo in mano i pennelli ho iniziato a spaziare tra le diverse tecniche di pittura. Ho iniziato con l'acquarello, forse tra le tecniche più insidiose, specialmente se non si ha a disposizione la carta giusta, finendo per bagnarla troppo ed incresparla tutta. Ma questo non mi ha fermata nel provare a dipingere sul primo pezzo di carta trovato in casa! 

Col passare dei giorni, e rovistando tra le vecchie cose impolverate ho trovato anche un paio di tele bianche.

Ed è tempo delle tempere...iniziando a mischiare i colori sulla tavolozza e riportare la propria fantasia su quella tela bianca. Forse proprio della fantasia siamo a corto in questo periodo di allontanamento sociale...infatti dopo qualche tentativo, sono finita col disegnare gli amati trulli. La fantasia non mi ha portata troppo in là, ho ripreso l'immagine del nostro trullo e riportato sulla tela. Ammetto che è un dipinto che è durato diverse settimane e che forse ancora oggi non è completo nei dettagli. Probabilmente mancano proprio quei dettagli che dopo tanto tempo in quarantena, mi sfuggono dalla memoria visiva. Ho scoperto una cosa che pensavo essere banale.....dare il senso di profondità ai coni! I coni invece di essere conici sono piatti! beh, fa sorridere, ma qui si vedono i primi limiti.


Mi sono divertita tanto a dipingere il trullo, il muretto adiacente, la porta d'ingresso, il vialetto, gli alberi di ulivi, la lamia, il lmapione....ma quei coni....non mi hanno dato molta soddisfazione.
Ho provato con le luci e le ombre, ho provato a dettagliare di più le pietre, ho provato in tutti i modi a farli uscire da questa tela. Sicuramente tra voi ci sarà un pittore nascosto, per favore mi dica cosa è mancato in questo passaggio! 😊

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